Immobiliare: quali sono le regioni con i prezzi più alti?

La parola “casa” rappresenta un sublime desiderio per milioni di italiani, disposti a effettuare significativi sacrifici economici pur di vedere coronato questo sogno. Basti pensare, ad esempio, ai milioni di nostri connazionali che contraggono un mutuo per poter diventare proprietari di un immobile, sogno che diventa realtà, oltretutto, solo dopo aver risparmiato una determinata somma: la finanziabilità dei mutui, infatti, ammonta a circa l’80% del valore della compravendita dell’immobile.

L’andamento del mercato immobiliare ha invertito sensibilmente la rotta dopo il 2020, anno in cui il mondo è stato segnato dall’avvento della pandemia più mortifera nella storia dell’umanità: dopo anni in forte discesa, i prezzi degli immobili sono tornati nuovamente a salire in quasi tutto il paese. Se a febbraio 2020 il prezzo medio al metro quadro si attestava attorno a €.1880 al metro quadro, oggi si sfiorano €. 2000 al metro quadro.

Il podio delle regioni più onerose nel settore immobiliare

Certo, siamo ancora ben lontani dai valori medi nazionali di dieci anni fa, ma la tendenza sembra essersi definitivamente invertita: i prezzi, nonostante il sensibile calo degli atti di compravendita stipulati dalla metà del 2022 sino alla fine dello scorso anno, non accennano ad abbassarsi. Il settore immobiliare, oltretutto, guarda con rinnovato ottimismo al futuro: l’economia sembra aver retto l’onda d’urto della spirale inflazionistica e i futuri tagli dei tassi d’interesse paventati dalla BCE dovrebbero consentire al mercato immobiliare italiano di invertire il trend negativo fatto registrare nel 2023 (-12,5% alla voce “atti di compravendita”).

Volgendo lo sguardo alle regioni presenti nel nostro paese, la più onerosa risulta il Trentino Alto-Adige (€.3286 al metro quadro). Un dato influenzato dalla presenza di alcune abitazioni particolarmente suggestive incastonate in scenari paesaggistici da lasciare mozzafiato; questa regione, oltretutto, consente ai propri cittadini di godere di un alto tenore di vita in virtù della presenza di servizi particolarmente efficienti e presenti capillarmente in una buona fetta del territorio al di là dei capoluoghi di provincia.

La medaglia d’argento, invece, spetta alla piccola e affascinante Valle d’Aosta (€.2732 al metro quadro), anch’essa influenzata dalla presenza di località montane di grandissimo richiamo e di forte appeal. La terza piazza è ad appannaggio della Liguria (€.2585 al metro quadro), la cui quotazione media è influenzata dalla presenza di alcune località dedite al turismo di lusso.

Roma e Milano spingono al rialzo i prezzi di Lazio e Lombardia

Al quarto posto si piazza la Toscana (€.2492), una regione di grande richiamo turistico sotto qualsivoglia punto di vista: dalle città d’arte a quelle marittime, passando per gli splendidi paesaggi dell’entroterra toscano, i punti di forza di questo superbo lembo di terra italiano sono davvero molteplici. La Toscana, oltretutto, è la prima regione italiana per il numero di abitazioni di lusso (quasi 700), dove i proprietari, non di rado, provengono da ogni parte del mondo.

Il quinto posto è del Lazio (€.2417 al metro quadro), dove Roma, per quanto ovvio, fa la “voce grossa”, mentre al sesto posto si piazza la Lombardia (€.2348) con Milano (oltre €. 5200 al metro quadro) assoluta protagonista: la città meneghina è, per distacco, la più cara dell’intero territorio nazionale.

Alle spalle della Lombardia, invece, troviamo l’Emilia Romagna (€.1926 al metro quadro), una regione estremamente importante dal punto di vista produttivo e di grande appeal anche dal punto di vista turistico. La dinamica dei prezzi immobiliare in questa regione, come si evince analizzando i prezzi al metro quadro a Bologna, variano sensibilmente in base a dove sono locati gli immobili: un monolocale nella città felsinea, ad esempio, può essere decisamente più oneroso rispetto ad una villetta a schiera in qualche località di provincia dell’esteso territorio emiliano-romagnolo.