Taglio degli stipendi, cosa serve per trovare un accordo?
Il taglio degli stipendi è uno degli argomenti più discussi in questo momento. La Juventus è stata il precursore di questo tipo di politica. Ha infatti adottato di comune accordo con i propri calciatori, un taglio del 30% degli stipendi. Una soluzione trovata in pochissimo tempo. Questo fatto ha fatto da precursore, dimostrando come la Juve dia sempre piu di un passo avanti rispetto alle altre società del nostro calcio. Gli altri club non trovano una soluzione valida, ancora oggi sono lontane dal trovare un accordo valido.
Cosa sta accadendo negli altri club
Tutti stanno provando a mediare con i propri tesserati, per cercare di trovare una soluzione uniforme, che possa essere in linea con quella adottata dai bianconeri di Torino. Al momento comunque vi sono dei problemi on merito a questo argomento. In numerosi club infatti i calciatori pare si stiano ponendo, per cosi dire, di traverso. Molti calciatori infatti, a differenza di quelli juventini, non vogliono accettare un taglio così drastico e netto del proprio stipendio. La Juve, che Cassano un tempo definì una caserma di soldatini, ha ancora una volta messo in evidenza qualità importanti, come la serietà, la compostezza e l’unità di intenti.
Come arrivare ad un accordo

Per giungerebbe ad un accordo probabilmente servirebbe una sorta di azione di forza e responsabilità. I vari club dovrebbero mettersi d’accordo e seguire l’esempio nato in seno a Vinovo. In questo modo il messaggio che giungerebbe ai calciatori ed ai loro procuratori sarebbe univoco e senza altra via di uscita. Tutti sarebbero “costretti” ad accettare la proposta-soluzione, senza poter proporre nessuna controproposta. In questo momento invece continua a regnare il caos. All’interno di uno stesso club, si sta esaminando ogni singola situazione o richiesta. Roba da matti!. Per quanto riguarda perlomeno la massima serie, seguire l’esempio juventino sarebbe d’obbligo e moralmente corretto. Molti lavoratori, che di certo non percepiscono somme “privilegiate”, stanno vivendo un periodo molto buio. Sentire certe cose è davvero riprovevole.