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Ripresa del campionato, è guerra tra club favorevoli e contrari

Il campionato si è concluso dopo l’esplosione incredibile del Coronavirus, che sta mietendo tante vittime e creando contagi in tutto il mondo. Un disastro di dimensioni apocalittiche. La Lega della serie A e la Figc stanno studiando un piano per cercare di comprendere quale sia la data possibile, per un’eventuale ripresa delle ostilità. Al momento ci si sta orientando per una ripresa intorno a fine maggio, o al più tardi ai primi giorni del mese di giugno. Riprenderebbe solo il campionato, mentre le coppe eropee, Champions compresa, si potrebbero disputare nel mese di agosto, Una situazione mai verificatasi in passato, ma figlia di una crisi sanitaria senza eguali.

La sfida tra i club

I club dopo i primi incontri, hanno manifestato le loro idee, le prime impressioni; che si sono rivelate differenti e discordanti in taluni casi. Ci sono fondamentalmente tre schieramenti. Il primo è quello di coloro che vogliono riprendere a giocare, poi ci sono quelli che considerano il campionato finito e da annullare in tutti i suoi verdetti, e poi quelli che ancora non si esprimono in maniera netta. Tra i fautori della ripresa c’è sicuramente la Lazio del presidente Claudio Lotito, che si è già scontrato in maniera anche aspra, con chi invece chiede di chiuderla cosi. Con Lotito si sono schierati anche Agnelli, Zhang ed altri club, Tutti ovviamente riprenderebbero a giocare, solo qualora vi fossero le condizioni sanitarie necessarie.

Chi invece non vuole giocare

Chi chiede che il campionato si fermi e venga annullato, in quanto crede non vi possano essere le condizioni di sicurezza. Il primo cavaliere dello schieramento della sospensione definitiva del campionato è Massimo Cellino, presidente del Brescia Calcio. I due presidenti hanno già avuto uno scontro verbale con accuse pesanti che hanno rimbalzato tra “Se vuoi lo scudetto te lo regaliamo”, e “Non vuoi giocare per non retrocedere!”. Al momento trovare una soluzione di buonsenso pare non sia semplice. Anche se alla fine dovrebbe prevalere il fattore denaro derivante dalle tv e non solo. Si dovrebbe comunque giocare rigorosamente a porte chiuse.