Quanto si guadagna con le bufale?
Le Iene ne avevano fatto una puntata e smascherati alcuni dei più famosi bufalari, facebook ha iniziato una battaglia che nel tempo ha chiuso molte pagine ree di aver diffuso fake news.
“Sul sito dove pubblichi la notizia falsa ci sono le pubblicità”, dice Mattia, 23enne, ex creatore di bufale, in un servizio di Matteo Viviani del febbraio scorso.
Un esempio? “I clic o le visualizzazioni portano soldi. Più clic fai, più guadagni. Per esempio, una bufala letta da 500 mila persone può portare 1.000, 1500 euro in un paio di giorni”, spiega Mattia.
In media 2 euro ogni mille visualizzazioni quindi.
La cosa più sconcertante è che probabilmente alcune notizie vengono anche commissionate e pagate dai politici di uno o dell’altro partito creando una campagna di odio in continua crescita.
Il mercato c’è ma non è il caso di perseguirlo perché sempre più bufalari e anche seminatori di odio sul web hanno ricevuto denunce e ora sono costretti a rispondere del loro operato.
Come fanno a guadagnare?
I siti di fake news guadagnano come tutti gli altri siti, attraverso facebook portano traffico nelle loro pagine e grazie ai visitatori che visualizzano o cliccano sulle pubblicità ricevono delle commissioni.
Su questo non c’è nulla di strano, sicuramente il modo per portare traffico al sito raccontando bufale è certamente non etico.
Alcuni siti di fakenews:
Molti sono i “acchiappa clic” noti e meno noti solitamente distorcono nomi di testate giornalistiche famose per ingannare maggiormente il lettore come Liberogiornale, crasi di Libero e Il Giornale (Oggi sospeso), Il Fatto Quotidaino o Il Corriere della Notte. Testate che diffondono notizie false e come megafono usano i social network (Facebook nello specifico) per raccogliere click.
Ne ha parlato anche vanityfair qui: https://www.vanityfair.it/mybusiness/news-mybusiness/2017/06/01/fare-soldi-con-le-fake-news