L’esperienza della perdita di un caro
Questa pandemia ci ha messo più volte in condizioni che non avremmo voluto vivere, la distanza da amici e parenti e nel malaugurato caso di un decesso l’impossibilità di vedere i nostri cari.
È uno degli ulteriori fattori drammatici del corona virus che sta duramente colpendo il mondo: la possibilità di non poter dare l’estremo saluto al proprio caro quasi sicuramente questo accadeva se il defunto è deceduto a causa del COVID-19.
Realmente quali sono le regole in caso di decesso per coronavirus? È vero che non si può più assistere alla cerimonia funebre?
Abbiamo cercato di fare un po’ di chiarezza su questo tema così delicato, nasce così questo articolo grazie all’aiuto e alla professionalità di Onoranze Funebri Colombini che ci hanno fornito alcune informazioni utili per la stesura di questo articolo.
Dobbiamo dividere la situazione tra i decessi avvenuti nella prima ondata e nella seconda che stiamo vivendo tutt’ora
Le regole sui funerali per coronavirus nella prima ondata
Come abbiamo scritto all’inizio di questo articolo, uno degli obblighi più dolorosi a cui abbiamo dovuto assistere sopratutto per la nostra storia religiosa sono stati i funerali, sostanzialmente “proibiti” per decreto.
Le regole introdotte durante il periodo di emergenza nel nostro Paese sono infatti molto stringenti e, anche se sono state indispensabili, hanno però contribuito a creare nuove sofferenze e nuovo dolore ai cari che sono già messi a dura prova per la perdita di un loro caro.
Le regole per i funerali in seconda ondata
.La situazione pandemica ad oggi non è migliorata ne a livello di decessi ne per le regole infatti l’ultimo DPCM adottato conferma quanto già stabilito nella prima ondata ed in particolare:
- Vietate le veglie funebri
- I funerali nel caso di malato per Covid 19 non si possono celebrare pubblicamente
- I funerali possono essere svolti rispettando un attento disciplinare
L’obiettivo di queste misure è chiaro ed è quello di evitare la possibilità di creare assembramenti e di far si che un potenziale caso di covid in casa possa diffondersi nella cerchia dei conoscenti. Ed è per questo che il DPCM del 26 ottobre scorso ha vietato ogni celebrazione, comprese quelle religiose.
Tuttavia , questo non significa che i funerali non si possano svolgere, infatti le Chiese sono aperte in tutta Italia (anche nelle zone rosse).
Le celebrazioni però ed è molto importante si possono essere svolte sono in forma privata, con pochi intimi. Dobbiamo stare attenti. Le norme sono quelle che abbiamo più volte ascoltato distanziamento, mascherine e capienza massima dei locali.
In un momento così drammatico che si aggiunge al dolore della perdita di un caro è fondamentale scegliere l’agenzia adatta.
Il lavoro delle agenzie funebri è cambiato radicalmente, è per questo che abbiamo voluto chiedere ad una agenzia la sua esperienza. In tempi “ordinari”, il tempo delle celebrazioni il numero delle visite al defunto è cambiato e spesso sono i dipendenti delle agenzie l’unico gruppo di persone che sono con noi in quel momento difficile. Le protezioni nascondono il viso e il sorriso, la presenza di occhiali e camici nel caso di presenza di covid rende la situazione ancora più surreale, sembra di stare in un film.
Le agenzie hanno dovuto quindi adeguarsi ed essere comunque capaci attraverso le parole e il comportamento di aiutare la famiglia a superare questo momento sapendo quanto spazio dare e quando intervenire.
Un altro segno di un contesto incredibilmente difficile da sostenere nel quale – comunque – il personale dell’agenzia funebre non mancherà di fornire il proprio supporto psicologico.