Incentivi fotovoltaico, conviene davvero investire oggi?
Il fotovoltaico non è più una novità nel nostro paese ed anzi rappresenta una realtà consolidata in diverse regioni italiane. I costi degli impianti fotovoltaici si sono ridotti rispetto a qualche anno fa e pur rimanendo un investimento significativo beneficiano di diversi incentivi. Negli ultimi anni, però, stanno nascendo fonti di energia rinnovabili alternative. Alla luce di questi cambiamenti molte persone si domandano se sia ancora conveniente investire in impianti fotovoltaici.
Tutto dipende dal rapporto tra costi e benefici del fotovoltaico. Se i benefici sono maggiori dei costi allora conviene investire. In caso contrario, è meglio desistere. Nei seguenti paragrafi analizziamo cosa incide sul costo di un impianto fotovoltaico, gli incentivi e le agevolazioni per il 2020, la durata di un impianto, le fasi dell’installazione e le spese di manutenzione.
Quanto costa un impianto fotovoltaico? Costi e benefici a confronto
Stabilire con esattezza il costo di un fotovoltaico è difficile, anche perché subentrano diverse variabili. Una cosa è certa: il fotovoltaico rappresenta un investimento che deve rientrare nel minor tempo possibile. Se l’investimento rientra in 20 anni, il beneficio risulta poco tangibile. Se invece l’investimento rientra entro 5-10 anni, allora è più allettante e può diventare interessante prendere in considerazione la realizzazione di un impianto.
Un impianto fotovoltaico produce energia elettrica pulita che può essere utilizzata all’interno della stessa abitazione, così da alleggerire le bollette elettriche. Oltre all’autoconsumo di energia elettrica c’è da considerare un altro vantaggio, cioè la reimmissione nella rete elettrica dell’energia non consumata. È il cosiddetto scambio sul posto con il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) con cui l’energia scambiata con la rete viene pagata poco più del suo prezzo di mercato. In questo modo si rientra dell’investimento fatto in tempi decisamente più veloci.
Gli incentivi e le agevolazioni per il 2020
La principale agevolazione prevista per il 2020 è il Bonus Fotovoltaico, una “costola” del Bonus Ristrutturazione. Il Bonus Fotovoltaico prevede il rimborso del 50% della spesa effettuata entro 10 anni tramite detrazioni Irpef. Se ad esempio l’installazione di un impianto costa 10.000 euro, l’Agenzia delle Entrate provvederà a rimborsare 5.000 euro entro 10 anni con 10 rate annuali da 500 euro.
Il Bonus Fotovoltaico può essere applicato per una spesa fino ad un massimo di 96.000 euro, quindi il rimborso ottenibile è di 48.000 euro. Per accedere alla detrazione i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico parlante e cioè riportante le causali specifiche. Per poter accedere alla detrazione fiscale bisogna rispettare alcuni standard e seguire un iter burocratico preciso, inviando entro i tempi previsti i documenti e i dati richiesti.
Quanto dura un impianto fotovoltaico?
L’età media dei pannelli fotovoltaici è di circa 20-25 anni, per questo motivo l’investimento fatto se rientra dopo i 20 anni non risulta vantaggioso. Dopo questo periodo di tempo infatti l’impianto fotovoltaico, anche se continuerà a funzionare e produrre energia elettrica, fornirà prestazioni sempre meno performanti.
Quali sono le principali fasi dell’installazione?
L’installazione di un impianto fotovoltaico prevede una serie di operazioni da fare con estrema cura. La prima fase, una delle più delicate, è quella del sopralluogo. L’azienda incaricata deve innanzitutto verificare la fattibilità del progetto e poi selezionare le modalità migliori per l’installazione dell’impianto fotovoltaico. Bisogna sfruttare al massimo le ore di luce solare per quanto più tempo possibile, evitando le zone d’ombra e senza interferire con il paesaggio circostante.
Una volta individuata la zona ideale si procede alla preparazione del cantiere. Le fasi successive sono: l’installazione delle strutture dove posare i pannelli, l’installazione dei pannelli fotovoltaici, la posa degli inverter, quadri e canaline, cablaggio elettrico e infine il collaudo dell’impianto solare. Proprio il collaudo è un’altra fase molto delicata, poiché si verifica il corretto funzionamento di tutte le componenti e la connessione alla rete di distribuzione.
Quanto costa la manutenzione?
La manutenzione di un impianto fotovoltaico è piuttosto bassa e richiede spese abbastanza contenute. Quando si commissiona ad un’azienda l’installazione di un impianto fotovoltaico, è consigliabile includere nel contratto anche i servizi extra di manutenzione. Il costo risulterà leggermente più alto, ma garantirà interventi rapidi e repentini in caso di manutenzione ordinaria e straordinaria. Sul lungo periodo viene quindi garantito un notevole vantaggio economico, evitando spese sostanziose per le riparazioni o per i danni imprevisti. Alcuni contratti di manutenzione possono anche essere personalizzati secondo le esigenze dell’utente ed i guasti che si verificano più frequentemente in base alla zona.
Quantificando possiamo dire che i costi di manutenzione di un impianto fotovoltaico medio oscillano tra 0,02 e 0,1 euro/kWh. I costi tendono a lievitare negli impianti collocati in zone remote, per la manutenzione dei generatori degli impianti ibridi e la sostituzione di componenti danneggiati dagli eventi atmosferici o da atti di vandalismo.
I pannelli hanno una durata di circa 25 anni, ma gli inverter generalmente vanno sostituiti prima. Gli elementi che richiedono una spesa maggiore sono le batterie, generalmente usate negli impianti stand-alone. La manutenzione ordinaria prevede piccoli interventi come la pulizia periodica dei pannelli ed il bilanciamento del sistema, necessario soprattutto per gli impianti di grandi dimensioni.