Drago Vaia, fenomeno social

Il fenomeno drago Vaia, l’analisi dell’accaduto e un intervista al Sindaco di Lavarone Isacco Corradi che ne ha curato il progetto.

Il drago vaia a Lavarone ha avuto un enorme successo anche adesso ad un anno di distanza c’è un richiamo costante e una presenza di turisti anche in periodi di fuori stagione sembra sia tutto riuscito.

Sindaco Corradi: “sembra tutto vada per il meglio, tuttavia, il successo è stato più ambio di quanto speravamo e questo ha creato sicuramente qualche disagio, come l’afflusso di auto nel abitato di magré.”

Il comune ha dovuto intervenire con la creazione di parcheggi e limitare il traffico a magré chiudendo la strada ai non residenti.

Sindaco Corradi: “La scelta è stata obbligata le auto che accedevano a magré erano troppe ed era a rischio anche la sicurezza oltre che il decoro urbano e il rispetto delle proprietà private, abbiamo quindi chiuso la strada a magré e creato un parcheggio in località cost per ovviare a questa problematica.”

Il progetto prevede anche altro oltre la realizzazione del Drago Vaia, abbiamo letto che sotto il cappello di Lavarone Green Land stanno nascendo idee e progetti ambiziosi, come quello della creazione di una comunità energetica.

Sindaco Corradi: “ La comunità energetica è il filo che collega tutti i progetti, Lavarone green Land è però l’insieme di varie pratiche e iniziative volte ad essere un territorio più sostenibile e vicino all’ambiente sia per chi ci vive ma anche per i turisti, vogliamo creare un posto dove si respiri una comunicazione costante all’attenzione e al rispetto (sia della natura che degli altri), un paese sostenibile che deve porsi degli obiettivi concreti e ambiziosi per il 2030”

Sul sito www.lavaronegreenland.it abbiamo trovato alcune informazioni sui primi progetti, come il riuso e valorizzazione del legno degli schianti di Vaia, l’utilizzo del legno dell’Avez del Prinzep per creare oggetti a memoria e finanziare progetti sostenibili, la creazione di un quartetto d’archi e molto altro.

Grazie per il tempo che ci ha dedicato il sindaco Corradi, per chi non ha ancora visto questa opera fantastica consigliamo di fare una visita.

Ma cos`è il Drago Vaia?

Nato dalle abili mani dell`artista Marco Martalar con i resti degli alberi divelti dalla tempesta Vaia, la tempesta si è scatenata nel 2018 con forti raffiche che hanno fatto cadere e spezzato milioni di alberi sulle dolomiti. L’opera nasce anche con l’obiettivo di sensibilizzare i turisti che verranno a vederla raccontando il territorio e spiegando loro il delicato equilibrio tra il progresso dell’umanità e la natura.

Un opera suggestiva realizzata con 3000 viti e 2000 pezzi di legno, suggestiva nell’abitato di magrè una delle frazioni di Lavarone, in trentino comune confinante con il veneto.